La nostra storia si svolge nella meravigliosa Spagna, alla fine del XVI secolo. Don Miguel de Cervantes, scrittore e drammaturgo di grande fama già al suo tempo, viene condotto in carcere per aver tentato di riscuotere delle tasse ad un complesso monastico… viene quindi catturato e messo in prigione da parte della Santa Inquisizione. Una volta giunto in prigione, Cervantes viene posto sotto processo dai suoi stessi compagni di cella comune, che improvvisano un processo d’accusa, con l’intento di sottrargli tutti gli averi che il poeta ha portato con sé. Egli, però, pretende di poter “mettere in scena” una propria difesa, sotto forma di allegoria o, meglio, di spettacolo teatrale, ingaggiando gran parte dei suoi compagni di prigione per interpretare i personaggi fondamentali della sua storia. A lui stesso andrà però la parte più importante, ovvero quella di Alonso Quijana, anziano nobiluomo di campagna che, dopo essersi consumato l’intelletto a furia di letture cavalleresche, deciderà di diventare anche lui un cavaliere errante e di girare per il mondo per riparare i torti e le ingiustizie. Per fare questo, adotterà il nome di Don Chisciotte della Mancha. Il suo servitore impersonerà, invece, la parte di Sancho Panza. Tutti gli altri personaggi, dalla Dama Dulcinea alla nipote Antonia, dalla Governante al padrone della Locanda, dal dottor Carrasco al prete del paese e tutti gli altri personaggi verranno, invece, affidati di volta in volta a tutti gli altri compagni di prigionia. Attraverso la sua messa in scena, Miguel de Cervantes ripercorrerà senza nulla tralasciare tutti i momenti più importanti della immaginifica e avventurosa vicenda di Don Chisciotte, dalla lotta con i mulini a vento alla sua funambolica investitura come cavaliere! Il tutto avvolto in un manto di fantasia, sogno e realtà…con continui interscambi tra la finzione del racconto e la realtà della prigionia. Anche gli altri prigionieri resteranno affascinati dal suo racconto e parteciperanno attivamente a tutto lo svolgersi della vicenda.